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Cento, celebre comune sito nella provincia di Ferrara, sorge fra Bologna e Ferrara; copre una superficie di ben 64 chilometri quadrati (Km2) ed ospita all'incirca 35.000 abitanti.Il territorio, un tempo, era ricoperto da acque ricche di gamberi (motivo per il quale nello stemma è presente un crostaceo) ma grazie ad un'intensa opera di bonifica, oggi, è stato possibile rendere il terreno fertile e produttivo a tal punto da far si che l'attività agricola compaia come fiore all'occhiello della città ferrarese.Numerose sono le manifestazioni che celebrano la centralità di tale attività in quanto, in occasione delle sagre o in occasione di ricorrenze religiose, si ha sempre la possibilità di degustare delizie gastronomiche e prodotti artigianali.Il perché la città in questione si chiami Cento è un po' un mistero, o per meglio dire, si formulano varie ipotesi al riguardo.La prima ipotesi è che il nome sia di origine longobarda, derivante con precisione da catena, termine che indicava una zona sulla quale veniva esercitata la giurisdizione del “Centenario”, una sorta di giudice che dipendeva dal duca di persicetaLa seconda ipotesi è che Cento fosse una colonia romana ed ai coloni sarebbe stata assegnata una porzione di 100 iugeri, da cui il termine “Centum”.La terza e più accreditata ipotesi è quella che vede “Centum” riferita all'uso della divisione del territorio, in epoca romana, in “Centurie Agrimensorie” anche perché, successivamente, al nome “Centum” venne accostato “Gambarium” in modo tale da evidenzia la pesca del gambero che era l'attività più praticata in quei tempi; attività, dalla quale, deriverà il crostaceo simbolo della città stessa.Nel 1185 il territorio venne posto sotto l'autorità del vescovo di Bologna fino al1502, anno in cui, il Papa Alessandro VI, sottoscrisse il territorio dal dominio del vescovo di Bologna per assegnarlo in dote alla figlia Lucrezia Borgia destinata a sposarsi con il duca di Ferrara Alfonso d'Este.Il territorio non rimase a lungo sotto il ducato Estense in quanto venne devoluto allo Stato della Chiesa nel 1598, anni in cui, nasceva a Cento uno dei suoi più illustri e famosi cittadini: Gian Francesco Barbieri detto e più riconosciuto con il nome “Guercino”.Cento divenne una città nel 1754, quando, Papa Benedetto XIV, decise di elevare quel territorio al rango appunto di Città. In seguito, e in precisione nel 1796, la città in questione venne occupata dall'armata francese e depredata delle sue opere più importanti, tra le quali molte opere del Guercino. L'anno successivo, il 1797, Cento fu dichiarata capoluogo del dipartimento dell'Alta Padusa e si rese pronta a dare i natali al celebri Ugo Bassi, prete patriota, che morirà sotto i colpi di un plotone d'esecuzione Austriaco.Successivamente, Cento, si legò ad un nascente governo provvisorio che si instaurò a Bologna nel 1831; provvisorio in quanto gli Austriaci tornarono ad occupare Cento e a riportare l'area centese sotto il dominio pontificio.Nel 1860, dopo aver aderito alla guerra contro l'Austria, i centesi si dichiararono al Regno Sabaudo per annessione e per qualche anno, e con precisione fino al 1929, la situazione resto stabile. In quell'anno, però, venne pubblicato un decreto che rettificava i confini tra i Comuni di Cento e Pieve di Cento con la conseguenza che quest'ultima sarebbe passata sotto la provincia di Bologna.Per molti secoli, e in ogni caso ancora oggi è molto importante, l'attività agricola fu l'attività prevalente del territorio, caratterizzata soprattutto dallo sviluppo della coltura della canapa.L'esistenza di un canale, il Canalino di Cento, favorì lo sviluppo dell'economia centese in quanto permise l'instaurarsi di importanti traffici commerciali che, nel dopoguerra, sarebbero diventati trainanti dell'economia stessa.
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